Art. 5. Responsabilità ed autodichiarazioni
Per evitare registrazioni fraudolente o truffaldine, i petizionari dovranno assumersi la responsabilità di dichiarare che lo stemma che presenteranno da registrare non appartiene a nessuno e manlevano lo Studio da qualsiasi responsabilità nel caso di appropriamento di stemmi di altre famiglie, specie se storiche o note.
Dovranno quindi compilare ed inoltrare l' autocertificazione,( in cui si autocertifica la propria identità e le insegne o gli stemmi o (gli alberi genealogici) che si usano e si vogliono registrare) e la liberatoria (per il trattamento dei dati personali: in cui si concede al curatore il permesso di trattare i dati acquisiti nei modi, nei tempi e nei luoghi che ritiene necessari).
Il richiedente inoltre dovrà provare la propria identità in uno nei seguenti modi:
- Con un pagamento elettronico (indicando la causale del pagamento)
- Con la firma autenticata sull'autocertificazione e sulla liberatoria;
- Con la firma digitale sull'autocertificazione e sulla liberatoria ;
- Con l'apposizione di una marca temporale sull'autocertificazione e sulla liberatoria;
- Inviando entrambe i documenti tramite posta elettronica certificata;
- Inviando entrambe i documenti con posta raccomandata con ricevuta di ritorno (in questo caso bisogna allegare un documento di identità).
- Gli appellativi per identificare i petizionari saranno riportati tali e quali come indicato nei documenti di identità o di stato civile del proprio paese.
- Nell'intestazione saranno riportati i titoli accademici e dottorali riconosciuti dalla Repubblica Italiana (per gli italiani) o dallo stato in cui si ha la cittadinanza (per stranieri); saranno riportati anche tutti gli ordini cavallereschi riconosciuti da uno stato sovrano;
Dal 13 maggio 2020 non sarà più possibile aggiungere al proprio nome e cognome titoli nobiliari; così come non sarà più possibile aggiornare o inserire alias (al nome), schede biografiche e storiche.
Si fa eccezione per gli armigeri stranieri, il cui titolo è riconosciuto dal loro paese di appartenenza.
Nulla cambia per l'esegesi e le brisure, ma nell'esegesi non sarà possibile menzionare riferimenti a titoli o conferimenti.
- Per preservare la privacy dei registranti, i documenti di identità, il codice fiscale, la partita iva e gli estremi dei documenti di identità, saranno conservati presso l'archivio del curatore e non saranno versati nel fondo
Chi compila il modulo "richiesta stemmi", può anche evitare di compilare l'autocertificazione, ma in questo caso saranno pubblicate le immagini degli emblemi registrati, ma non la loro esegesi; nè saranno pubblicate la provenienza e la residenza dell'intestatario.
Avranno diritto agli emblemi i soli discendenti diretti dell'intestatario.